Una guida semplice Edilgreci per scegliere il pellet di migliore qualità

Quanti dilemmi può scatenare la scelta del pellet per la stufa! Più caro, meno caro; più residuo meno residuo; di abete o faggio, classe A1 o A2?
Molto spesso i clienti si avvicinano al bancone pieni di dubbi e confusi da consigli e suggerimenti di amici e conoscenti. Per questo motivo abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza, con l’obiettivo di aiutarvi a scegliere con più facilità il pellet di migliore qualità.

Quali sono le voci importanti in etichetta?

Partiamo dall’etichetta e dalle informazioni utili in essa riportate.

  1. Classe di qualità: sull’etichetta è ben visibile la dicitura A1, A2 oppure B. Le prime due indicano che per la creazione del pellet è stata usata legna vergine o residui legnosi, assolutamente non trattati chimicamente. La classe A1 differisce dalla classe A2 per la quantità di cenere residua. La cenere residua del pellet certificato A1 è infatti inferiore allo 0.7% mentre per il pellet A2 è inferiore all’1,5%.
    La classe B permette di usare invece residui legnosi trattati chimicamente. Attenzione: in Italia, però la legislazione non permette l’uso di legno trattato.
  2. Codice identificativo dell’azienda: questo codice è formato dalla sigla del paese (per esempio IT per un prodotto italiano) e il numero progressivo di certificazione.

Tutte le informazioni riportate in etichetta possono aiutarci a riconoscere la qualità del pellet. Spesso il cliente è attirato principalmente dal cartellino del prezzo. Sappiamo quanto sia difficile far quadrare i conti oggi, ma la domanda che dovremmo porci è: quanto ci verrà a costare la riparazione o la sostituzione della stufa a pellet?
L’uso quotidiano di un prodotto di bassa qualità, infatti, danneggerà più o meno gravemente la stufa nel tempo. Quindi per quale pellet optare?

Classe e tipo di legna

Noi di Edilgreci Roma, consigliamo di optare per un pellet di massima qualità e, nello specifico, un pellet classe A1, che garantisca un bassissimo quantitativo di cenere residua. Minore è il residuo delle ceneri, migliore è la combustione.
Faggio e abete, sono sicuramente le tipologie di legno preferibili, hanno un potere calorifico molto simile e simile residuo. Il pellet che scegliamo noi, ha inoltre cilindri tutti della stessa dimensione. Generalmente la misura consigliata deve comunque stare tra i 6 e gli 8 millimetri.

I test

Se non siete sicuri della qualità ci sono alcuni test efficaci consigliati anche su web. Quello più semplice è il test del bicchiere d’acqua. Provate ad immergere alcuni cilindretti in un bicchiere d’acqua. Se il pellet va a fondo e non lascia residui nell’acqua tanto da intorbidirla, significa che il prodotto è compatto e di buona qualità.

Per domande e approfondimenti non esitate a contattarci. Scrivi a edilgreci@edilgreci.it

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